Avanti tutta con le riforme e le misure operative per migliorare la Giustizia e i relativi tempi!
In pieno corso gli atti per la riduzione dei tempi della giustizia: – 40% nel civile, – 25% nel penale; più personale allo scopo: 8.250 dall’inizio 2022, poi ulteriori 8.000 unità.
1. Legge delega di riforma del processo penale.
1.1 La Camera in data 3 agosto e il Senato in data 23 settembre 2021 hanno approvato in via definitiva il DDL n. 2353 recante: “Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari”.
1.2 Finalità del provvedimento in sintesi:
- Accelerazione del processo penale, anche tramite una sua deflazione e la sua digitalizzazione.
- Potenziamento delle garanzie difensive e della tutela della vittima del reato.
- Nuova disciplina concernente la ragionevole durata del giudizio di impugnazione, del quale è prevista l’improcedibilità in caso di eccessiva durata.
2. DDL di riforma del processo civile.
2.1 Lo scorso 21 settembre il Senato ha approvato in prima lettura il DDL di riforma del processo civile, recante: “Delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata”.
2.2 Dallo stesso titolo del DDL si evincono in via sintetica le finalità del provvedimento. Lo stesso testo licenziato dal Senato dovrà poi essere approvato dalla Camera per diventare definitivo.
3. Nuovi ingressi di personale a supporto di Tribunali e Corti.
3.1 Dopo anni di modifiche solo normative, grazie alla fattiva operosità del Governo Draghi, con particolare riferimento ai Ministri Cartabia e Brunetta, finalmente sono state assunte decisioni essenziali per dare effettiva concretezza alle nuove previsioni legislative: più risorse umane per organizzare e gestire le procedure, gli uffici e tutti gli adempimenti giuridici e amministrativi dei Tribunali e delle Corti.
3.2 A seguito dell’apposito Bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nello scorso mese di agosto, nei primi mesi del 2022 entreranno in servizio 8.250 nuove unità aggiuntive.
3.3 Successivamente e a seguito di nuovo Bando, si aggiungeranno ulteriori 8.000 nuove unità.
3.4 Tali nuovi ingressi di personale sono stati “ufficialmente” ed espressamente confermati dalla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, nel suo intervento nel corso della recente 47ª edizione del Forum internazionale Ambrosetti di Cernobbio (3-5 settembre 2021).
4. Stralcio del paragrafo “Le riforme della Giustizia nel PNRR”, del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza individua nella lentezza nella realizzazione di alcune riforme strutturali, un limite al potenziale di crescita dell’Italia.
La riforma del sistema giudiziario, incentrata sull’obiettivo della riduzione del tempo del giudizio, è inserita dal PNRR tra le c.d. riforme orizzontali, o di contesto, che consistono in innovazioni strutturali dell’ordinamento, tali da interessare, in modo trasversale, tutti i settori di intervento del Piano. Per realizzare questa finalità, il Piano prevede – oltre a riforme ordinamentali, da realizzare ricorrendo allo strumento della delega legislativa – anche il potenziamento delle risorse umane e delle dotazioni strumentali e tecnologiche dell’intero sistema giudiziario, al quale sono destinati specifici investimenti.
Per ridurre la durata dei giudizi, il Piano si prefigge i seguenti obiettivi:
- portare a piena attuazione l’Ufficio del processo, introdotto in via sperimentale dal d.l. n. 90 del 2014;
- rafforzare la capacità amministrativa del sistema, per valorizzare le risorse umane, integrare il personale delle cancellerie, e sopperire alla carenza di professionalità tecniche, diverse da quelle di natura giuridica, essenziali per attuare e monitorare i risultati dell’innovazione organizzativa;
- potenziare le infrastrutture digitali con la revisione e diffusione dei sistemi telematici di gestione delle attività processuali e di trasmissione di atti e provvedimenti;
- garantire al sistema giustizia strutture edilizie efficienti e moderne;
- contrastare la recidiva dei reati potenziando gli strumenti di rieducazione e di reinserimento sociale dei detenuti.
Per raggiungere tali obiettivi il Governo individua i seguenti ambiti di intervento prioritari (…..)”