Grazie ad un emendamento parlamentare della riforma della giustizia penale, “diritto all’oblio”: via i nomi degli innocenti da internet!
Finalmente tutela della reputazione delle persone innocenti dopo l’archiviazione o l’assoluzione, attraverso la “deindicizzazione” dei loro nomi da Google e da altri motori di ricerca!
E’ urgente l’approvazione del necessario Decreto legislativo ad hoc del Governo, per rendere operativa la nuova ed importante disposizione (punto n. 25 della delega al Governo) della Legge n. 134 2021 di riforma della giustizia penalee quindi rendere effettivo il diritto all’oblio degli indagati o imputati, dopo l’intervenuta archiviazione o assoluzione
in loro favore.
E ciò tanto più se si considerano i danni già prodotti alla dignità, alla reputazione e all’immagine delle persone, per la notoria e lunga durata delle vicende giudiziarie, nelle quali sono rimaste inopinatamente coinvolte persone poi risultate innocenti.
Riferimenti normativi U.E.
L’art. 17 del Regolamento n. 2016/679 sulla protezione dei dati (Gdpr), recepito in Italia con Decreto legislativo n.101/2018, che consente all’interessato di ottenere dal titolare del trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano qualora sussistano una serie di motivi, con conseguente obbligo del titolare del trattamento di cancellarli senza ingiustificato ritardo.
Riferimento alla recente Cassazione
Con ordinanza n. 15160/2021, la prima sezione civile della Cassazione, nel bilanciamento del diritto all’informazione e del diritto alla riservatezza e all’oblio, ha affermato il diritto di un imprenditore a vedere “deindicizzato” dal motore di ricerca un articolo pubblicato sul web, lesivo dei suoi diritti e della sua immagine.
Per una disamina più approfondita, rinvio all’articolo, in data 26 ottobre 2021, di Lucia Izzo, in “Studio Castaldi – il diritto quotidiano” web.